Come lettori e lettrici, conosciamo Exlibris20 da un po’.
D’altronde, loro ci sono da più di vent’anni. Noi meno di sei mesi.
Siamo noi a dover imparare, e non viceversa. Questa è una regola che però non sembra interessare agli amici e alle amiche di Exlibris20, considerato i tempi di quello che sta nascendo.
In effetti, l’abboccamento per iniziare a fare cose insieme è venuto da loro, in primis la founder Lea, che Exlibris20 ha visto nascere e crescere.
Non sapevamo bene come poter essere utili, certo è che uno spazio lo abbiamo trovato. Così, da questa settimana, cominciamo un viaggio per costruire delle cose insieme.
Come abbiamo fatto in un altro post, usiamo i titoli come fa il maestro Ligotti e vi spieghiamo in breve
Cosa faremo insieme a Exlibris20
Scriveremo da loro.
Recensioni di saggi, per la precisione.
Porteremo il nostro sguardo sui testi che più ci colpiscono e proveremo a spiegarli.
Loro verranno dalle nostre parti e invece parleranno a voce.
L’idea è infatti cominciare insieme un podcast, senza particolari velleità tecnologiche ma con tante aspirazioni in termini di contenuto, per guardare attraverso lo sguardo della letteratura l’attualità.
Ci sarà poi un spazio d’esplorazione comune.
Si tratterà di un gioco a rimbalzo, un po’ di qua un po’ di là.
Proveremo a indagare dove va la narrazione, con una serie di puntate che saranno gestite su entrambi i nostri spazi: una puntata su Exlibris20, una puntata su Humanist.
Una volta sarà un articolo, una volta sarà un podcast, un’altra volta ancora sarà un semplice post sui social.
Presto o tardi, magari chissà, sarà un incontro dal vivo.
Giocheremo con lo spirito di chi è curioso e che ha voglia di scoprire cose nuove, gustarsi tante robe scritte e anche provare a guardare il mondo con occhi nuovi.
Quando Exlibris20 avrà 40 anni o poco più, Humanist ne avrà 20.
Sarà bello arrivarci insieme, come amici di generazioni diverse che hanno trovato un territorio comune.
Noi ci vogliamo credere. E voi?

